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Confetti, una tradizione di famiglia

UNA STORIA IN EVOLUZIONE

Inizialmente la produzione della Confetteria CRISMARA era destinata quasi esclusivamente alla creazione del confetto classico per cerimonie. Ma, successivamente, a fronte dei continui buoni risultati ed i favori della clientela, l’azienda ha cominciato a diversificare il prodotto arrivando a creare diverse tipologie di confetto il quale non si denota più per la sua classicità ma come vero e proprio prodotto dolciario: confetto al cioccolato, diverse varietà di praline, aromatizzati alla frutta e alle creme. Gli aromatizzati “CHOCODELIZIE” sono la specialità dell’azienda: un vero e proprio connubio tra pregiate mandorle Avola, finissimo cioccolato e raffinati aromi che garantisce così una vera gioia per il palato da preferire e consumare in ogni momento della giornata.

La Confetteria CRISMARA con l’utilizzo delle migliori materie prime e seguendo ancora oggi le antiche ricette e i tradizionali metodi di lavorazione dei maestri confettieri dimostra di essere un’azienda moderna che continua ad essere legata alle usanze di un tempo assicurando la qualità dei suoi prodotti. Pertanto, l’azienda pur nascendo come industria si connota per la forte dimensione artiginale di tutta la sua produzione. Il successo riscontrato nella clientela è sempre stato crescente tanto che l’azienda è oramai una realtà in Italia destinata solo a migliorare.

AMIAMO IL NOSTRO LAVORO

Dove distribuiamo?

ITALIA, GRECIA, GERMANIA, DANIMARCA, FRANCIA, EMIRATI ARABI UNITI, RUSSIA, LITHUANIA, SPAGNA, PORTOGALLO.

LO SAPEVI CHE…?

Sembra che il primo confetto fosse indirizzato a fini terapeutici (il preparato medicinale era ricoperto da un guscio dolce, per renderlo più gradevole) , e pare che sia stato inventato da un arabo di nome Al Razi.

ALLE ORIGINI DEI CONFETTI

L’Italia ha una grande tradizione in fatto di confetti. La si può definire la “patria” del confetto. Il confetto ha una storia antichissima che affonda le sue radici in epoca romana.

Già nel V sec. A.C. in alcuni scritti si parla di prodotti composti da mandorle ricoperte di miele che venivano offerte agli invitati come simbolo di fortuna e prosperità per celebrare nascite e matrimoni.

Nel medioevo intorno al 1200 le mandorle, le anici e i semi di coriandolo venivano ricoperti da uno strato di miele indurito. Anche in questo caso era un dolce molto apprezzato nelle famiglie nobiliari, le quali usavano conservarli in dei preziosi cofanetti decorati. Sempre nel medioevo, con l’avvento dello zucchero, il miele abdicò il ruolo di addolcitore delle pietanze e si incomincio ad utilizzare il sostantivo confetto ad indicare prodotti che avessero una copertura di zucchero. Tale tecnica diede origine all’attuale nome di “confetto”. Infatti, per distinguere il coriandolo trattato, lo si indicava, nell’accezione comune, come “coriandolo confezionato” da cui successivamente derivò il sostantivo “confetto” (confezionato) ad indicare prodotti che avessero una copertura di zucchero.

confetti possono essere di vari colori e ciascun colore, quando è offerto durante un’occasione, è appropriato per la cerimonia che si intende festeggiare. Il galateo vuole che i confetti distribuiti dentro i sacchetti siano sempre in numero dispari.

La tradizione vuole che durante la cerimonia nuziale i confetti vengano distribuiti dalla sposa, la quale li dovrà prendere con un cucchiaio in argento da un contenitore, che le porgerà lo sposo durante il giro tra i tavoli.

Il lancio dei confetti all’uscita della chiesa è detto “sciarra” (dal termine siciliano “litigare” “rissa”), poiché i ragazzi accorrevano a raccogliere i confetti facendo confusione.

Nel 1806 Napoleone Bonaparte entrò a Verdun, città francese dedita alla confetteria, per l’occasione furono costruiti tre archi di trionfo fatti di confetti bianchi, sotto i quali Bonaparte passò, a simboleggiare l’importanza dell’evento.”

I confetti si producono utilizzando delle caldaie in rame o in acciaio dette “BASSINE” che possono essere a forma di pera o a tamburo. La bassina, durante la lavorazione del confetto, è a rotazione continua.
All’interno delle bassine, mentre le mandorle “girano”, vengono versate, delicatamente, delle miscele di zucchero che, con l’aiuto dell’aria calda, evaporano lasciando uno strato uniforme di zucchero sulle mandorle.

 

Si passa così alla fase di “Incamiciatura” che si effettua utilizzando amido di riso in polvere.

Dopo abbiamo la fase di rivestimento con lo zucchero attraverso fasi alterne di bagnatura e asciugatura fino ad ottenere lo spessore desiderato. In seguito a questa fase la superficie del confetto appare rugosa e irregolare: si ha così la fase di lisciatura e lucidatura per meglio dire “Raffinamento”.

Il processo di confettatura richiede molta laboriosità e la sua realizzazione può durare anche 2 o 3 giorni. Infine i confetti vengono messi a riposare in telai d’acciaio e posti in luoghi freschi ed asciutti per poi essere confezionati e destinati alla vendita.